Calcolatore del rischio di diabete

Questo calcolatore ci consente di stimare il rischio di diabete nei prossimi 7 anni e mezzo. Basata solo Inserirvi alcuni dati clinici e sociodemografici di base e sapremo se siamo ad elevato rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Oltre che di diabete, nelle note accompagnatorie parleremo del come questa patologia viene diagnosticata ed illustreremo lo studio scientifico che abbiamo posto alla base del nostro calcolatore.

Calcolatore Rischio Diabete

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Due parole sul diabete

Il diabete è quella patologia in cui il nostro corpo non elabora correttamente il cibo ai fini energetici. La maggior parte del cibo che noi mangiamo viene trasformato in glucosio (zucchero), quale principale fonte di energia. Il pancreas – un organo che si trova vicino allo stomaco – produce un ormone chiamato insulina che aiuta il glucosio a penetrare nelle cellule del nostro corpo. Se soffriamo di diabete, il nostro corpo o non produce insulina a sufficienza oppure non può utilizzarla come dovrebbe. Ciò provoca un accumulo di zuccheri nel nostro sangue. Il diabete può comportare gravi complicazioni per quanto attiene alla salute, tra cui: malattie cardiache, cecità, insufficienza renale. Può comportare la necessità di amputazioni degli arti inferiori. In Italia il diabete uccide più del cancro. Quanto alle tipologie di diabete, possiamo essere in presenza delle seguenti varietà di condizioni.

  • Il pre-diabete: è la prima fase del diabete. E’ asintomatica, è caratterizzata da livelli di glucosio nel sangue lievemente superiori alla norma, e da livelli superiori di insulina nel sangue provocata da una precoce insulino-resistenza.
  • Il diabete di tipo 1, detto diabete mellito insulino-dipendente. Rientra nel novero delle malattie autoimmuni. Si manifesta prevalentemente nel periodo dell’infanzia e nell’adolescenza.
  • Il diabete di tipo 2, detto diabete mellito non insulino-dipendente. E’ la forma più comune di diabete ed è legata agli stili di vita ma anche da fattori ereditari.
  • Il diabete gestazionale, che interessa le donne in gravidanza.

I sintomi del diabete

I sintomi del diabete variano a seconda di quanto sono elevati i livelli di zucchero nel sangue. Alcune persone – in particolare quelle col pre-diabete o col diabete di tipo 2 – inizialmente potrebbero non manifestare dei sintomi. Nel diabete di tipo 1, i sintomi tendono a manifestarsi rapidamente e tendono ad essere più gravi. Alcuni dei segni e sintomi del diabete di tipo 1 e di tipo 2 sono legati ad,

  • un aumento della sete,
  • una minzione frequente,
  • una fame estrema,
  • una perdita di peso inspiegabile,
  • la presenza di chetoni nelle urine (i chetoni sono un sottoprodotto della rottura dei muscoli e dei grassi che si verifica quando non c’è abbastanza insulina disponibile),
  • fatica,
  • irritabilità,
  • una visione offuscata,
  • delle piaghe a lenta guarigione,
  • frequenti infezioni, come alle gengive o infezioni della pelle e infezioni vaginali.

Sebbene compaia spesso durante l’infanzia o l’adolescenza, il diabete di tipo 1 può svilupparsi a qualsiasi età. Il diabete di tipo 2, che è il tipo più comune, può svilupparsi a qualsiasi età, sebbene sia più comune nelle persone di età superiore ai 40 anni.

La prevenzione del diabete

Non esistono metodi utili a prevenire l’insorgenza del diabete di tipo 1. Al contrario è possibile prevenire il diabete di tipo 2, più diffuso e che si sviluppa tendenzialmente in età adulta. Se vuoi ridurre il rischio di diabete di tipo due, segui queste raccomandazioni:

  • Segui una dieta sana ed equilibrata.
  • Fai regolarmente dell’attività fisica.
  • Tieni il tuo peso sotto controllo.
  • Evita di fumare.
  • Tieni sotto controllo la tua pressione sanguigna.

Come viene diagnosticato il diabete

Un aumento della concentrazione di glucosio nel sangue (un’iperglicemia) non sempre è sufficiente per diagnosticare il diabete. Ecco quali sono i criteri utilizzati dai medici diagnosticare il diabete:

  • L’ esistenza dei sintomi tipici del diabete.I classici sintomi del diabete includono: un aumento della necessità di bere e di urinare, ed un inspiegabile calo di peso.
  • Un test della glicemia che evidenzi – indipendentemente dall’assunzione di cibo – dei valori maggiori o uguali a 200 mg/dl.
  • Un test della glicemia a digiuno (almeno 8 ore senza ingestione di cibo) che evidenzi valori maggiori o uguali a 126 mg/dl. oppure
  • Oppure una glicemia dopo un carico di glucosio maggiore o uguale a 200 mg/dl.

I medici possono ritenere opportuno ripetere i test in un giorno successivo.

Lo studio che sta alla base del nostro calcolatore

Il nostro calcolatore si basa sull’articolo pubblicato nel 2002 nella rivista medica Annals of Internal Medicine dal Dr. Stern e dai suoi colleghi dell’Università del Texas: “Identification of Persons at High Risk for Type 2 Diabetes Mellitus: Do We Need the Oral Glucose Tolerance Test?” Questi ricercatori  hanno proposto uno strumento di previsione in grado di prevedere con un alto grado di accuratezza, l’incidenza del diabete entro 7,5 anni Questo loro studio osservazionale è stato condotto su quasi 3.000 persone adulte. La conclusione che il team medico ha raggiunto è che il rischio che una persona sviluppi il diabete è principalmente associato,

  • all’età,
  • al sesso,
  • al BMI (indice di massa corporea),
  • alla razza,
  • alla sua storia familiare (quanto a diabete)
  • alla glicemia a digiuno,
  • alla pressione sanguigna sistolica,
  • al colesterolo HDL (il colesterolo buono).

Questi medici hanno anche fatto della analisi statistiche che hanno portato ad un equazione più accurata per prevedere il rischio di contrarre il diabete nei successivi 7,5 anni, e la seguente è appunto la formula che abbiamo utilizzato per il nostro calcolatore del rischio di diabete: 

rischio = 100 / (1 + e^(-1*((0.028 * età) + (0.661 * genere) + (0.412 * etnia) + (0.079 * glicemia) + (0.018 * pressione) – (0.039 * HDL) + (0.07 * BMI) + (0.481 * familiarità) – 13.415))) 

Quanto ai valori da dover inserire nel calcolatore, sono i seguenti:

  • l’età – espressa in anni,
  • il genere – inserisci il valore di 1 se sei una femmina e di 0 se sei un maschio,
  • la glicemia – indica la misurazione della glicemia rilevata a digiuno in mg / dL,
  • la pressione – metti la pressione arteriosa sistolica in mmHg,
  • il colesterolo – indica il livello di colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL) in mg / dL
  • il BMI – l’indice di massa corporea in kg / m²,
  • la familiarità – metti 1 se almeno un genitore o un fratello ha il diabete, o 0 se non è così,
  • l’etnia – inserisci 1 se latino-americano, 0 se bianco: alcune etnie (come per esempio neri, ispanici, indiani americani e asiatici-americani), proprio per uno specifico assetto genetico, sono più propense a sviluppare diabete tipo 2. 

Come usare il calcolatore

Se sei interessato a conoscere quali sono le probabilità di sviluppare il diabete, devi avere avere sotto mano,

  • i risultati degli esami del sangue (glucosio e colesterolo HDL),
  • i valori della tua pressione,
  • il tuo peso.

Quindi inserisci nelle caselle appropriate le informazioni del caso: età, genere, peso, altezza, risultati dei test di laboratorio relativi al HDL ed al glucosio a digiuno, valore medio delle pressione sanguigna sistolica, nonché alcune informazioni sulla tua origine “etnica” e sulla storia familiare. Dopodichè non ti resta che leggere il risultato, ovvero il rischio di sviluppare il diabete nei prossimi 7,5 anni.

Fonti

  • «DC_41_S1_Combined.pdf». Consultato 11 febbraio 2020. https://care.diabetesjournals.org/content/diacare/suppl/2017/12/08/41.Supplement_1.DC1/DC_41_S1_Combined.pdf. Mayo Clinic. 
  • «Diabetes – Symptoms and causes». Consultato 11 febbraio 2020. https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/diabetes/symptoms-causes/syc-20371444. 
  • «Diabetes Risk Calculator – Omni». Consultato 11 febbraio 2020. https://www.omnicalculator.com/health/risk-dm. 
  • «Diagnosi del diabete». Consultato 11 febbraio 2020. https://areapubblica.lillysalute.it/diabete/diabete-mellito/diagnosi.aspx. 
  • «Diagnosis | ADA». Consultato 11 febbraio 2020. https://www.diabetes.org/a1c/diagnosis. 
  • «Identification of Persons at High Risk for Type 2 Diabetes Mellitus: Do We Need the Oral Glucose Tolerance Test? | Annals of Internal Medicine | American College of Physicians». Consultato 11 febbraio 2020. https://annals.org/aim/article-abstract/715231/identification-persons-high-risk-type-2-diabetes-mellitus-do-we?volume=136&issue=8&page=575. Diabete.net. 
  • «La prevenzione e i sintomi del diabete mellito», 25 luglio 2011. https://www.diabete.net/la-prevenzione-e-i-sintomi-del-diabete-mellito/conoscere-il-diabete/tutto-sul-diabete/31011/. Stern, Michael P., Ken Williams, e Steven M. Haffner. 
  • «Identification of Persons at High Risk for Type 2 Diabetes Mellitus: Do We Need the Oral Glucose Tolerance Test?» Annals of Internal Medicine 136, n. 8 (16 aprile 2002): 575. https://doi.org/10.7326/0003-4819-136-8-200204160-00006.

Immagine in evidenza: 📷 Pixabay

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Foto ing. Candido

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Ing. U. Candido, M.B.A.

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