Metodi di calcolo
Il calcolo della data presunta del parto (DPP) è un elemento spesso considerato cruciale nella gestione della gravidanza, influenzando la pianificazione clinica e il monitoraggio del benessere materno e fetale.
Diversi metodi possono essere utilizzati per stimare la data del parto, ciascuno con proprie peculiarità, accuratezza, rischi e benefici.
Metodo del primo giorno dell’ultimo ciclo mestruale (regola di Naegele)
La Regola di Naegele è uno dei metodi più tradizionali e comunemente utilizzati per calcolare la DPP. Questo metodo prevede di aggiungere 280 giorni (40 settimane) al primo giorno dell’ultimo ciclo mestruale (LMP).
Il principale vantaggio di questo metodo è la sua semplicità e l’ampia applicabilità. La sua accuratezza non è sempre soddisfacenente: la regola di Naegele è accurata per le donne con cicli mestruali regolari di 28 giorni, ma la precisione diminuisce in presenza di cicli irregolari, cicli significativamente più lunghi o più brevi, o se la donna non ricorda esattamente la data del LMP.
Metodo della data di concepimento
Questo metodo si basa sulla conoscenza esatta del giorno in cui è avvenuto il concepimento, aggiungendo 266 giorni (38 settimane) a tale data. Questo approccio può essere più accurato per le donne che monitorano attentamente l’ovulazione ed è particolarmente utile per le donne con cicli irregolari o per chi utilizza tecniche di riproduzione assistita, dove la data di concepimento è nota.
Fornisce una stima più precisa rispetto alla Regola di Naegele in determinati contesti, riducendo il rischio di interventi ostetrici prematuri o ritardati. Tuttavia, non è applicabile a tutte le gravidanze, specialmente se la data di concepimento non è nota con precisione.
Ecografia
L’ecografia è uno strumento diagnostico fondamentale per determinare la DPP, specialmente nel primo trimestre di gravidanza. Vengono utilizzate misurazioni fetali, come la lunghezza cranio-caudale (CRL), per stimare l’età gestazionale.
L’ecografia del primo trimestre è considerata altamente accurata, con un margine di errore di ±5-7 giorni. La precisione diminuisce con il progredire della gravidanza, rendendo le ecografie del secondo e terzo trimestre meno affidabili per la stima della DPP inoltre, in aggiuta, variazioni nelle tecniche di misurazione e l’interpretazione dei dati possono introdurre margini di errore.
Metodo di Mittendorf-Williams
Questo metodo è una variazione della Regola di Naegele e tiene conto di fattori individuali come l’etnia e l’età materna. La formula prevede di aggiungere 288 giorni (per le primipare) o 283 giorni (per le multipare) al LMP.
Monitoraggio dell’altezza del fondo dell’utero
Questo metodo prevede la misurazione della distanza tra il pube e il fondo dell’utero (altezza del fondo), utilizzata per monitorare la crescita fetale e stimare l’età gestazionale. L’altezza del fondo può fornire indicazioni sulla crescita fetale, ma è meno accurata come metodo unico per determinare la DPP. Fattori come obesità materna, polidramnios o oligoidramnios possono influenzare le misurazioni. È un metodo non invasivo e può essere facilmente integrato nelle visite prenatali di routine. Tuttavia, la variabilità nelle misurazioni può ridurre la sua affidabilità come strumento primario per la stima della DPP.
La necessità di un approccio integrato
La scelta del metodo per calcolare la DPP dipende da vari fattori, inclusi la regolarità dei cicli mestruali, la disponibilità di ecografie e la precisione delle informazioni sulla data di concepimento.
L’utilizzo combinato di più metodi può migliorare l’accuratezza complessiva della stima. È fondamentale che le stime della DPP siano sempre interpretate con cautela, tenendo conto delle limitazioni di ciascun metodo e delle variazioni individuali nelle gravidanze.
Solo un approccio integrato aiuta a fornire una stima più affidabile della DPP, supportando una gestione clinica ottimale della gravidanza e migliorando i risultati per madre e bambino.
Calcolatori DDP
Metodo del Primo Giorno dell’Ultimo Ciclo Mestruale
Metodo della Data di Concepimento
Metodo della Lunghezza Cranio-Caudale (CRL)
Metodo di Mittendorf-Williams
Metodo della Distanza tra il Pube e il Fondo dell’Utero
La DPP è solo una stima
La data presunta del parto (DPP) è una stima ed è importante sottolineare che la data effettiva del parto può variare significativamente. Solo circa il 5% delle donne partorisce esattamente alla data stimata con una significativa variabilità naturale della durata della gravidanza e un’ampia gamma di date di parto che sono tutte considerate normali.
Come abbiamo visto sopra gni metodo di calcolo della data presunta del parto ha i suoi margini di errore e limitazioni. A questo si vanno ad aggiungere fattori individuali, come la salute della madre, la storia medica e lo stile di vita, che influenzano la durata della gravidanza e possono far variare la data effettiva del parto rispetto alla DPP. Condizioni mediche croniche, gravidanze multiple e stress possono tutti contribuire a un parto pretermine o post-termine.
Sapere che la DPP è solo una stima aiuta le future mamme a prepararsi mentalmente ed emotivamente per l’incertezza legata alla data effettiva del parto. Le donne dovrebbero essere pronte per il parto nelle settimane precedenti e successive alla DPP, evitando di fissarsi su una data specifica. Questa flessibilità può ridurre lo stress e migliorare l’esperienza del parto.
Per gestire meglio le aspettative, le donne incinte possono pianificare la loro maternità con un margine di flessibilità attorno alla DPP. È utile avere tutto il necessario pronto qualche settimana prima e prepararsi anche per eventuali ritardi. Consultare regolarmente il medico e partecipare a visite prenatali è essenziale per monitorare lo sviluppo della gravidanza e adattare i piani di conseguenza.
Prepararsi al parto
Prepararsi al parto è un processo che coinvolge sia aspetti fisici che emotivi. È essenziale avere una pianificazione dettagliata e una comprensione chiara delle fasi del parto per gestire al meglio le proprie aspettative.
Di seguito, vengono forniti consigli pratici e basati su evidenze scientifiche su come prepararsi per il parto e gestire le aspettative.
Preparazione fisica
Fare un’attività fisica moderata durante la gravidanza è fondamentale. L’esercizio regolare può migliorare la resistenza e la forza necessarie per affrontare il travaglio e il parto. Secondo l’American College of Obstetricians and Gynecologists le donne incinte dovrebbero fare almeno 150 minuti di attività aerobica moderata alla settimana. Sono particolarmente raccomandate le a ttività a basso impatto, come camminare, nuotare e lo yoga prenatale.
Come è abbastanza intuibile, un’alimentazione sana ed equilibrata è cruciale per il benessere della madre e del feto. Consumare una varietà di alimenti ricchi di nutrienti, incluse proteine, carboidrati complessi, grassi sani, vitamine e minerali, può aiutare a mantenere in piene forze la futura mamma e promuovere una crescita fetale sana. L’assunzione di acido folico è particolarmente importante per prevenire difetti del tubo neurale nel feto.
Per chi ha tempo, anche partecipare a corsi di preparazione al parto può essere estremamente utile. Questi corsi offrono informazioni dettagliate sul processo del parto, tecniche di respirazione e rilassamento, e cosa aspettarsi durante il travaglio. La conoscenza e la comprensione della gravidanza, del parto e dell’allattamento possono ridurre l’ansia e aumentare la fiducia nelle proprie capacità di partorire.
Gestione delle aspettative
Elaborare, insieme al medico, un piano del parto può aiutare a comunicare le proprie preferenze e aspettative. Il piano parto può includere preferenze su gestione del dolore, posizioni per il travaglio, e chi si desidera avere al proprio fianco durante il parto, nell’ipotesi che il giorno in cui avvenga tutto proceda come programmato, il che non è sempre il caso! È essenziale avere aspettative realistiche sul parto. Sebbene molte gravidanze e parti procedono senza complicazioni, è possibile che si presentino imprevisti. Essere informati sulle varie fasi del travaglio, sulle possibili complicazioni e sugli interventi medici può aiutare a prepararsi mentalmente e a ridurre la paura anche nel caso di imprevisti.
Supporto emotivo e psicologico
Il sostegno emotivo da parte del partner, della famiglia e degli amici è fondamentale durante la gravidanza e il parto. Discutere apertamente delle proprie paure e aspettative con persone di fiducia può alleviare l’ansia e creare un ambiente di supporto.
Se l’ansia o la paura del parto diventano opprimenti, potrebbe essere utile consultare uno psicologo e uno psichiatra. Le tecniche di respirazione e la meditazione possono essere strumenti potenti per gestire il dolore e l’ansia durante il travaglio. Pratiche come la respirazione profonda, la visualizzazione e il rilassamento progressivo dei muscoli possono aiutare a mantenere la calma e la concentrazione. Anche il massaggio prenatale e l’aromaterapia possono anche offrire sollievo dallo stress e dal dolore. L’uso di oli essenziali, come la lavanda, durante il massaggio può migliorare il rilassamento e ridurre la tensione .
Preparare la borsa per l’ospedale e la casa per il rientro con il bebé
Preparare in anticipo la borsa per l’ospedale è una buona idea. La borsa dovrebbe contenere tutto il necessario per la madre e il bambino, tra cui abbigliamento comodo, articoli per l’igiene personale, documenti medici, e gli oggetti necessari per l’allattamento .
È importante avere un piano per il ritorno a casa dopo il parto. Questo include organizzare chi si occuperà di eventuali altri figli, chi preparerà i pasti, e come gestire le visite di parenti e amici.
Risorse e supporto per le donne nel calcolare la data o sui dubbi sul parto
Per le donne che incontrano difficoltà nel calcolare la data presunta del parto (DPP) o che hanno domande e dubbi sul processo del parto esistono numerose risorse e forme di supporto disponibili.
Visite mediche in ospedale e/o con il medico cuante
Il primo punto di riferimento dovrebbe essere sempre il medico o l’ostetrica. Questi possono fornire informazioni precise e personalizzate sul calcolo della DPP, tenendo conto delle specifiche condizioni mediche e della storia clinica della paziente. Possono inoltre chiarire eventuali dubbi e offrire consigli pratici su come gestire l’ansia e le aspettative relative al parto.
Centri di salute prenatale
Molte strutture sanitarie offrono servizi di consulenza prenatale. Questi centri spesso organizzano corsi di preparazione al parto, che coprono una vasta gamma di argomenti, inclusi il calcolo della DPP, le fasi del travaglio, le tecniche di gestione del dolore e le cure postpartum. Partecipare a questi corsi può essere molto utile per acquisire una comprensione più approfondita e sentirsi più preparate e meno sole. Ancora meglio se a questi corsi partecipa il compagno, futuro papà.
Siti online e applicazioni
Esistono diversi siti online e app per smartphone che possono aiutare le donne a calcolare la DPP e a monitorare la gravidanza. Ad esempio, siti web come bimbisaniebelli.it, nascitaecrescita.com offrono calcolatori di DPP e una vasta gamma di articoli informativi. Applicazioni come Pregnancy+ e Ovia Pregnancy forniscono strumenti di monitoraggio della gravidanza e accesso a una comunità di altre mamme per condividere esperienze e consigli.
Gruppi e forum di supporto
Unirsi a gruppi di supporto, sia online che di persona, può essere estremamente benefico. Questi gruppi offrono un ambiente sicuro dove le donne possono condividere le loro esperienze, porre domande e ricevere consigli da altre mamme che stanno attraversando le stesse fasi della gravidanza. La condivisione di esperienze e conoscenze può ridurre l’ansia e fornire un senso di comunità e sostegno reciproco.
Linee telefoniche di supporto
Molte organizzazioni sanitarie mettono a disposizione linee telefoniche di supporto dove le donne possono parlare direttamente con consulenti prenatali e ottenere risposte immediate ai loro dubbi. Ad esempio, un nuovo numero gratuito con AIDM offre consulenze gratuite e può indirizzare le donne verso risorse locali e servizi aggiuntivi.
Consultazione psicologica
Se l’ansia o i dubbi sul parto diventano opprimenti, potrebbe essere utile consultare uno psicologo specializzato in gravidanza e perinatalità. La terapia può aiutare a gestire lo stress, l’ansia e le aspettative, migliorando il benessere emotivo della futura mamma.
Durata della gravidanza
Le durate delle gravidanze “sane” si collocano tra le 37 e le 42 settimane: c’è un periodo di 5 settimane in cui un bambino può nascere e viene considerato come “nato a termine”.
I bambini nati prima della settimana 37 sono considerati prematuri, e di solito hanno bisogno di cure mediche extra per qualche tempo. Fattori come l’aumento dell’obesità materna e l’età possono contribuire alle nascite premature.
Il parto dopo la settimana 42 è chiamato gravidanza prolungata e può comportare un rischio maggiore di sviluppare delle complicanze.
Nelle gravidanze multiple, come quelle con due o tre gemelli, sono facili i parti prematuri: più è alto il numero dei bambini, più sovente accade.
La data del parto è influenzata da una varietà di fattori individuali legati alla salute della madre, alla sua storia medica e allo stile di vita. Comprendere questi fattori può aiutare a gestire meglio le aspettative e a pianificare la gravidanza in modo più efficace.
Salute della madre
La salute generale della madre gioca un ruolo cruciale nel determinare la data del parto. Condizioni mediche preesistenti come il diabete, l’ipertensione e le malattie autoimmuni possono influenzare la durata della gravidanza e portare a complicazioni che potrebbero anticipare o ritardare il parto.
Ad esempio, le donne con diabete gestazionale possono essere a rischio di parto pretermine o di necessitare di un’induzione del parto per evitare complicazioni per il feto.
Secondo uno studio pubblicato sul “Journal of Maternal-Fetal & Neonatal Medicine”, le gravidanze complicate da condizioni mediche croniche hanno una probabilità maggiore di risultare in parti prematuri, spesso a causa della necessità di monitoraggio più intensivo e interventi medici più frequenti.
Storia medica
La storia medica della donna, compresi i precedenti parti, può influenzare la data del parto. Le donne che hanno avuto parti prematuri in precedenza hanno un rischio aumentato di avere un altro parto pretermine. Allo stesso modo, una storia di aborti spontanei ripetuti o di interventi chirurgici uterini può influire sulla durata della gravidanza attuale.
Uno studio del “American Journal of Obstetrics and Gynecology” ha evidenziato che le donne con una storia di parto pretermine hanno una probabilità tre volte maggiore di partorire prematuramente nelle gravidanze successive(1). Questo rischio aumentato rende cruciale un attento monitoraggio prenatale per queste pazienti.
Stile di vita
Lo stile di vita della madre durante la gravidanza ha un impatto significativo sulla data del parto. Fattori come l’alimentazione, l’attività fisica, l’uso di sostanze e lo stress possono influenzare il corso della gravidanza. Ad esempio, una dieta povera di nutrienti essenziali può portare a problemi di crescita fetale e complicazioni che possono anticipare il parto.
L’attività fisica regolare, come raccomandato dall’American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG), può contribuire a una gravidanza sana e a un parto a termine. D’altro canto, l’uso di alcol, tabacco o droghe può aumentare il rischio di parto pretermine e di complicazioni neonatali.
Fattori psicologici
Anche i fattori psicologici, come lo stress e l’ansia, possono influenzare la data del parto. Uno studio pubblicato su “Psychosomatic Medicine” ha trovato che lo stress cronico e l’ansia aumentano il rischio di parto pretermine.
Età materna
L’età della madre è un altro fattore importante. Le donne di età avanzata (oltre i 35 anni) o molto giovani (sotto i 20 anni) possono avere un rischio maggiore di complicazioni che influenzano la data del parto. La ricerca indica che le gravidanze in età avanzata sono associate a un aumentato rischio di induzione del parto e di parto cesareo, spesso per prevenire complicazioni materne e fetali.
I trimestri della gravidanza
La gravidanza viene convenzionalmente suddivisa in tre trimestri.
primo trimestre
Il primo trimestre inizia col concepimento (cioè da quando lo spermatozoo feconda la cellula uovo) e va dalla 1° settimana alla 12 settimana.
Durante questo lasso di tempo, è più alta la possibilità di un aborto spontaneo ( morte naturale dell’embrione o del feto) o la possibilità di una grave disabilità nel bambino.
La donna. In questo periodo, il corpo della donna subisce molti cambiamenti innescati dagli ormoni, i quali influenzano tutti i sistemi e gli organi del corpo e i loro sintomi possono manifestarsi già nelle prime settimane di gravidanza: le emozioni possono andare velocemente dall’eccitazione all’ansia.
Le mestruazioni si sono interrotte – questo è un chiaro segno che sei incinta. I cambiamenti riguardanti la donna sono costituiti da:
- sbalzi d’umore,
- stanchezza,
- seno gonfio,
- mal di testa,
- aumento o perdita di peso,
- minzione frequente,
- stitichezza.
Il bambino. Nel corso del primo mese di gravidanza, il cuore e i polmoni del bambino iniziano a svilupparsi.
Allo stesso tempo, iniziano a formarsi braccia, gambe, cervello, midollo spinale e nervi.
secondo trimestre
Il secondo trimestre va dalla 13 alla 28 settimana.
La donna. Nel corso di questo trimestre, la maggior parte delle donne si sente molto meglio rispetto al primo.
Probabilmente scompariranno alcuni dei sintomi, come la nausea e l’affaticamento.
Cominceranno a manifestarsi nuovi cambiamenti fisici del corpo: la pancia comincia a crescere perché il bambino aumenta di dimensione e prima che finisca il trimestre, inizierai a sentire i suoi primi movimenti!
Ecco alcuni dei sintomi che potresti notare durante questo periodo:
- uno scurimento della pelle intorno ai capezzoli,
- dei dolori muscolari (schiena, addome, inguine, cosce),
- delle smagliature sull’addome, sul seno, sulle cosce,
- la linea nigra, una linea scura sulla pelle che va dall’ombelico al pube,
- un intorpidimento o formicolio alle mani.
Il feto. Nel secondo trimestre, il feto cresce ulteriormente (è lungo circa 3-5 pollici). Le braccia e le gambe possono piegarsi, i reni iniziano a funzionare e producono urina. Il bambino può sentire e può deglutire. Le sue sopracciglia, le sue unghie ed il collo iniziano a formarsi. La pelle ha un aspetto rugoso.
Alla settimana 28, oltre il 90% dei bambini può sopravvivere al di fuori dell’utero se viene fornita l’assistenza medica necessaria.
terzo e ultimo trimestre
Il terzo e ultimo trimestre continua a partire dalla settimana 29 fino al parto (che avviene intorno alla settimana 40).
La donna. Alcuni dei disagi del trimestre precedente saranno ancora presenti. Inoltre, molte donne avranno difficoltà respiratorie e avranno più urgenza minzionale. Questo accade perché il bambino sta progressivamente aumentando di dimensioni ed esercita una maggiore pressione sugli organi della madre circostanti.
Queste sensazioni possono essere molto spiacevoli, ma non preoccuparti, svaniranno dopo la nascita.
Durante l’ultimo trimestre, potresti notare ancora altri cambiamenti del corpo:
- fatica a respirare,
- problemi a dormire,
- seno gonfio (parte del colostro potrebbe può fuoriuscire),
- ombelico sporgente,
- bruciore di stomaco,
- contrazioni (possono essere un falso allarme di travaglio).
Il feto. Entro il settimo mese di gravidanza, il bambino scalcia e aumenta ancora di dimensioni. Può persino rispondere agli stimoli luminosi luce e ai suoni. Gli occhi possono già aprirsi e chiudersi.
Nel mese successivo, il feto aumenta di peso molto rapidamente, si stanno formando diverse regioni del cervello.
Nel nono mese, il bambino si sta preparando per la nascita girandosi a testa in giù nel bacino della madre. I polmoni sono ormai completamente sviluppati e pronti per funzionare autonomamente senza l’aiuto della madre.
Man mano che la data del parto si avvicina la cervice si assottiglia e diventa più morbida. Questo è un processo naturale che aiuta ad aprire il canale del parto durante la nascita. Il conto alla rovescia finale è iniziato …!
Il parto prematuro
La causa dei parti prematuri spesso non è chiara, tuttavia, esistono fattori di rischio noti che possono aumentare la probabilità di un parto prematuro, tra cui:
- avere già avuto un parto prematuro in precedenza,
- avere gravidanze multiple (gemelli, terzine, altri multipli),
- avere due gravidanze a meno di 6 mesi di intervallo l’una dall’altra
- concepire attraverso la fecondazione in vitro,
- fumare sigarette,
- avere delle infezioni (in particolare genitali),
- avere disturbi cronici come ipertensione o diabete,
- essere sottopeso o sovrappeso prima della gravidanza,
- vivere delle situazioni di vita stressanti,
- avere avuto degli aborti,
- subire lesioni fisiche o traumi.
Le seguenti tabelle mostrano il valore mediano della nascita: peso, lunghezza e circonferenza cranica dei neonati prematuri in diverse età gestazionali (sia per maschi che femmine).
maschi
Sett. gravidanza | peso [kg] | lunghezza [cm] | circonferenza testa [cm] |
---|---|---|---|
40 settimane | 3.6 | 51 | 35 |
35 settimane | 2.5 | 46 | 32 |
32 settimane | 1.8 | 42 | 29.5 |
28 settimane | 1.1 | 36.5 | 26 |
24 settimane | 0,65 | 31 | 22 |
femmine
Sett. gravidanza | peso [kg] | lunghezza [cm] | circonferenza testa [cm] |
---|---|---|---|
40 settimane | 3.4 | 51 | 35 |
35 settimane | 2.4 | 45 | 31.5 |
32 settimane | 1.7 | 42 | 29 |
28 settimane | 1.0 | 36 | 25 |
24 settimane | 0.60 | 32 | 21 |
L’età gestazionale
La gestazione è il periodo che intercorre tra il concepimento e la nascita.
Durante questo periodo, il bambino cresce e si sviluppa all’interno dell’utero della madre.
L’età gestazionale (gestational age – GA) descrive quanto dura la gravidanza. Si misura in settimane, dal primo giorno
dell’ultimo ciclo mestruale di una donna fino alla data corrente.
Pertanto, quando viene concepito un bambino (circa 2 settimane dopo la LMP), si considera che abbia già 2 settimane di età gestazionale.
Quando la prima visita medica?
Una corretta assistenza medica durante la gravidanza è fondamentale per assicurarsi che il bambino sia sano e per controllare che non insorgano eventuali complicanze.
Appena sai di essere incinta, dovresti fissare un primo appuntamento per una visita prenatale con il tuo medico. In genere sarà la più lunga tra le visite che farai in futuro. Il suo scopo è,
- di determinare la data probabile di parto,
- di studiare la tua anamnesi,
- di analizzare la storia medica della tua famiglia,
- di determinare se sussistono dei fattori di rischio per la gravidanza.
Gli esami che puoi aspettarti a seguito della prima visita
La prima visita ha anche lo scopo di confermare la gravidanza tramite un esame del sangue per l’hCG e determinare il tuo stato di salute generale.
Probabilmente verrai sottoposta, ad un esame generale e pelvico, un’ecografia transvaginale, e ad alcuni esami di laboratorio. Tutte queste precauzioni sono essenziali per garantire che la gravidanza stia andando bene e che il bambino si stia sviluppando correttamente. Il medico potrà inoltre prescriverti:
- un test delle urine,
- un test del fattore Rh,
- un pannello ematico completo,
- un test per la glicemia
- ed un test per HIV, sifilide, epatite C, toxoplasmosi, gonorrea e rosolia.