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Classi di resistenza del legno C24 e GL24h

Approfondimento tecnico sulle classi C24 (massiccio) e GL24h (lamellare), differenze di prestazione e coefficienti di sicurezza di progetto.

Classi di resistenza del legno strutturale: C24 e GL24h

L'ingegneria del legno moderna trasforma un materiale biologico e variabile per natura in un prodotto industriale affidabile, grazie a un sistema di classificazione rigido e statisticamente orientato. Le Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2018) e gli Eurocodici (UNI EN 1995) definiscono i criteri di prova, campionamento e resistenza caratteristica che governano ogni lotto di legname strutturale.

Le due classi fondamentali per l'edilizia sono il C24 (legno massiccio) e il GL24h (legno lamellare incollato). Pur condividendo il valore nominale di resistenza a flessione pari a 24 MPa, appartengono a tecnologie costruttive profondamente diverse, con implicazioni in termini di omogeneità, affidabilità statistica e utilizzi progettuali.

1. Legno Massiccio C24: Lo standard dell'edilizia

Coniferous (es. Abete rosso/bianco) selezionato per strutture comuni.

  • Caratteristiche: rappresenta il punto di equilibrio tra costo e prestazioni, con una qualità superiore ai legni da ponteggio (C16/C18) e senza i costi delle classi alte (C30+).
  • Classificazione: l'appartenenza alla classe si basa su ispezione a vista (nodi, inclinazione della fibra) e sempre più spesso su macchine a raggi X o risonanza che misurano la densità interna.
  • Utilizzi tipici: travetti di solaio (luci 4-5 m), montanti per pareti a telaio (Platform Frame) e interventi su strutture storiche.

2. Legno Lamellare GL24h: L'evoluzione ingegnerizzata

Glued Laminated homogeneous con lamelle prive di difetti maggiori.

Il lamellare si ottiene incollando lamelle da circa 40 mm private dei nodi più grossi. L'omogeneità (h) elimina difetti passanti sull'intera sezione, garantendo comportamenti meccanici più prevedibili rispetto al massiccio.

  • L'effetto sistema: poiché nodi e difetti sono confinati alle singole lamelle, il materiale offre una maggiore affidabilità statistica rispetto al massiccio.
  • Differenza h vs c: la versione "h" impiega lamelle di pari qualità su tutta la sezione, mentre la versione "c" ottimizza i costi concentrando le lamelle più resistenti ai bordi.
  • Utilizzi tipici: grandi coperture (piscine, palazzetti), strutture curve e contesti dove sono richieste stabilità dimensionale e resistenza in ambienti aggressivi.

3. Confronto prestazionale: Massiccio vs Lamellare

Rispetto alla sola resistenza a flessione, i due materiali sono nominalmente identici, ma divergono in trazione, compressione e densità.

ProprietàC24 (Massiccio)GL24h (Lamellare)Analisi
Flessione (fm,k)24 N/mm²24 N/mm²Nominalmente identica, ma il lamellare consente sezioni molto più alte e quindi momenti resistenti superiori.
Trazione (ft,0,k)14 N/mm²19.2 N/mm²Differenza critica (+37 %): il lamellare supera nettamente il massiccio come tirante grazie all'assenza di nodi passanti.
Compressione (fc,0,k)21 N/mm²24 N/mm²Il GL24h assicura una resistenza superiore (+14 %) per colonne e pilastri.
Densità (ρ,k)350 kg/m³385 kg/m³Maggiore densità conferisce al lamellare migliore tenuta delle viti e maggiore resistenza al fuoco.

Approfondimento tecnico: Dal valore caratteristico al progetto

Il valore caratteristico (Xk) viene ridotto per ottenere il valore di progetto (Xd) applicando coefficienti che rappresentano l'incertezza del materiale e le condizioni di carico reale.

Formula generale

Xd = k_mod * (Xk / Gamma_M)

Le normative assegnano coefficienti diversi a seconda della tecnologia prefabbricata per riflettere la diversa affidabilità.

  • Massiccio (C24): Gamma_M = 1,30
  • Lamellare (GL24h): Gamma_M = 1,25

Applicando un coefficiente di durata k_mod = 0,80 si ottengono valori utili:

  • C24: 0,80 · (24 / 1,30) = 14,77 N/mm²
  • GL24h: 0,80 · (24 / 1,25) = 15,36 N/mm²

A parità di classe nominale, il lamellare offre circa il 4 % in più in flessione e oltre il 40 % in trazione nella verifica di progetto.

Note su Fuoco e Sisma

  • Fuoco: entrambi i materiali carbonizzano lentamente, ma il lamellare è leggermente superiore perché l'assenza di fessure passanti rallenta la penetrazione del calore.
  • Sisma: la leggerezza del legno riduce le forze inerziali. Il C24 dissipa energia tramite giunti metallici (es. pareti X-Lam), mentre il GL24h mantiene elasticità nelle strutture a telaio evitando rotture fragili.

Fonti selezionate

  • NTC 2018 – Norme Tecniche per le Costruzioni
  • UNI EN 1995-1-1 – Eurocodice 5 per legno strutturale
  • UNI EN 338 – Classi di resistenza del legno massiccio
  • UNI EN 14080 – Legno lamellare incollato

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