Cosa calcola esattamente questo strumento di curvatura terrestre?

Il calcolatore stima come la curvatura terrestre e la rifrazione atmosferica influenzano la visibilità di un bersaglio lontano. A partire dall’altezza dell’osservatore, dall’altezza del bersaglio, dalla distanza e dal coefficiente di rifrazione k, vengono calcolati la distanza dell’orizzonte, il drop geometrico, la parte del bersaglio nascosta dietro l’orizzonte (hidden height) e la parte eventualmente visibile.

Perché la rifrazione atmosferica è importante nei calcoli di visibilità?

Nell’atmosfera reale i raggi luminosi non viaggiano in linee perfettamente rette ma si incurvano verso il basso a causa della variazione di densità dell’aria con la quota. Questo effetto estende l’orizzonte visibile e riduce l’altezza nascosta degli oggetti lontani. In geodesia l’effetto viene rappresentato dal coefficiente di rifrazione k, che modifica il raggio terrestre efficace secondo la relazione R′ = R / (1 − k).

Quali valori del coefficiente di rifrazione k sono più comuni?

I valori più comuni sono k = 0 per il modello puramente geometrico senza rifrazione, k ≈ 0,13 per condizioni di atmosfera standard (valore tipico in topografia e telecomunicazioni) e valori superiori a 0,2 in condizioni di super-rifrazione, frequenti sopra mari o laghi con forte gradiente termico.

Il modello utilizzato è sferico o ellissoidale?

Il calcolatore utilizza un modello sferico della Terra con raggio medio di circa 6371 km, eventualmente corretto dalla rifrazione atmosferica tramite un raggio efficace R′. Per distanze fino a qualche centinaio di chilometri questa approssimazione è adeguata per valutazioni di visibilità e orizzonte. Modelli ellissoidali come WGS84 vengono impiegati nei software geodetici professionali per analisi di alta precisione.

Cosa significa che un bersaglio è visibile o non visibile?

La visibilità è definita in senso geometrico: un bersaglio è considerato visibile se una porzione della sua altezza supera la linea dell’orizzonte calcolata tenendo conto di curvatura terrestre e rifrazione atmosferica. Il calcolo non tiene conto di foschia, scattering atmosferico o limiti di risoluzione dell’occhio umano o dei sensori.

Questo calcolatore può essere usato per applicazioni professionali o legali?

Lo strumento è pensato come supporto tecnico-divulgativo per fotografi, tecnici e appassionati e per prime valutazioni di visibilità. Per progetti professionali certificati, per applicazioni di sicurezza o per contenziosi legali è necessario utilizzare software geodetici ufficiali, strumentazione adeguata e fare riferimento alle normative tecniche vigenti.

Convertitore Coordinate WGS84 → UTM

Trasforma latitudine/longitudine WGS84 in coordinate metriche UTM con identificazione del fuso, coefficienti di rifrazione e guida completa alle proiezioni cartografiche.

Conversione coordinate WGS84 ↔ UTM (smart parser)

Incolla coordinate in qualunque formato comune (decimali, DMS, UTM, MGRS) e il sistema rileva fuso, emisfero e lat/lon. Calcolo conforme a EPSG:4326 → 326xx/327xx (k0 0,9996, false Easting 500 000 m, false Northing 10 000 000 m a Sud).

Modalità cockpit

Colonna sinistra = input testuale; colonna destra = output UTM/WGS + bottoni copia.

Incolla o digita le coordinate

Interpretazione

Fuso/zone

Emisfero

Cifre decimali output

Rilevato: WGS84 decimaliZona 32N / 32T

Coordinate WGS84 rilevate

Lat 45,4642° · Lon 9,19°

Band UTM: T · Fusione automatica 32/33/34 in base alla longitudine.

Output WGS84 (decimali)

45.464200, 9.190000

45°27'51.12"N 9°11'24.00"E

Output UTM

Fuso 32N E=514.853,496 m N=5.034.536,797 m

MGRS zona: 32T (lettera fascia latitudinale).

Bottoni rapidi

Pregeo/Docfa richiedono spesso Roma40/ETRF2000: questa stringa è un promemoria, applica la trasformazione con grigliati ufficiali se usi dati catastali.

Avvisi e controlli

Rilevamento automatico attivo: conferma il formato se copi da software catastali.

Esempi rapidi

Località	UTM
Roma (41.9028°N, 12.4964°E)	Fuso 33T – E 291 945 m, N 4 642 237 m
Milano (45.4642°N, 9.1900°E)	Fuso 32T – E 515 894 m, N 5 036 599 m
Palermo (38.1157°N, 13.3615°E)	Fuso 33S – E 324 753 m, N 4 219 961 m

Guida rapida per tecnici

1. Rilevamento automatico

Il parser identifica decimali, DMS, UTM e MGRS. Se inserisci solo due numeri li assume lat/lon WGS84; se vede un fuso (32/33) e numeri metrici, passa a UTM. Se rileva lettere di fascia (T/S) le mappa su EPSG 326xx (Nord) o 327xx (Sud).

2. Validazione professionale

Range check: lat entro ±90°, lon entro ±180°, UTM con Easting 100k–900k e Northing sotto 10 000 000.
Swap check: se un valore sembra invertito (es. 9° N, 45° E) il sistema propone uno swap e mostra l’avviso.
Datum legacy: se il dato proviene da ED50/Roma40, pianifica la trasformazione Helmert/NTv2 prima di inviarlo a catasto.

3. Output pronti all’uso

WGS84 decimali per SUAP/Docfa (4–6 decimali con punto).
UTM con fuso corretto per software GIS che richiedono EPSG:32632/32633/32634.
MGRS zona come promemoria della fascia (T/S) per evitare errori 32N vs 32T.

4. Pianificazione batch (CSV)

Il progetto prevede anche un ingest da file CSV (drag&drop, mappatura colonne) tutto client-side per privacy. Questa UI espone la logica di validazione già pronta per essere riutilizzata nella modalità batch.

Disclaimer

Il calcolatore opera lato client e restituisce valori indicativi. Per pratiche catastali o progetti esecutivi applica sempre le trasformazioni ufficiali (Helmert/NTv2) e verifica il fuso con CTR/IGM. L’autore non è responsabile di usi impropri.

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