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Convertitore Ampere in Watt (A → W) - Calcolo.Online

Calcola la potenza in Watt a partire dalla corrente in Ampere, includendo tensione, cos φ ed efficienza per sistemi DC, AC monofase e trifase. Utile per verificare consumi, prese, multiprese e linee dedicate.

Convertitore da Ampere a Watt (e da Watt a Ampere)

Questo strumento ti permette di partire dalla corrente in Ampere o dalla potenza in Watt per calcolare quanta energia assorbe realmente un apparecchio. È pensato per rispondere a domande pratiche come: “Quanto consuma questo alimentatore?”, “Quanti Watt sono 2,5 A?”, “Quanti Ampere assorbe un carico da 2000 W?”.

Supporta corrente continua (DC), AC monofase e AC trifase, con fattore di potenza e rendimento impostabili. Ideale per valutare consumi, alimentatori, prese multiple e linee dedicate.

Modalità di calcolo

Modalità: Ampere → Watt (potenza assorbita)

A

Inserisci la corrente assorbita dal carico (valore indicato sulla targhetta o misurato con una pinza amperometrica).

V

Risultato

2070W

Potenza reale assorbita dal carico.

Dettagli di consumo

  • Potenza reale assorbita (P)2,07 kW
  • Potenza apparente (S)2,3 kVA
  • Corrente (I)10 A
  • Tensione (V)230 V
  • Fattore di potenza (cos φ)0,9

Come capire davvero quanto consuma un apparecchio

Sulle etichette di alimentatori, elettrodomestici e dispositivi elettronici trovi spesso indicata la corrente massima in Ampere (es. “Output 12 V 2 A”) o la potenza in Watt (es. “1500 W”). Per capire quanto consuma e se una presa o una multipla possono reggerlo, devi tradurre questi dati in Watt assorbiti e confrontarli con la capacità dell'impianto.

Il calcolatore Ampere ↔ Watt ti permette proprio questo: inserisci A e V per ottenere i Watt; oppure parti dai Watt dichiarati per ricavare quanti Ampere scorrono nei cavi. Una volta nota la potenza in kW, puoi stimare il consumo in kWh e il costo in bolletta.

Le formule alla base del calcolo sono:

  • DC o carichi resistivi: P = V × I (Watt = Volt × Ampere)
  • AC monofase: P = V × I × cos φ (serve il fattore di potenza)
  • AC trifase: P = √3 × V × I × cos φ, con V tensione linea-linea (es. 400 V)

In pratica: più Volt o più Ampere significano più Watt, quindi più potenza istantanea e maggior consumo se il dispositivo resta acceso a lungo.

Esempi pratici: alimentatori, multiprese e contatore

  • Alimentatore 12 V 2 A: la potenza massima teorica è P = 12 V × 2 A = 24 W. Significa che quel alimentatore può fornire fino a 24 W al carico. In bolletta l' impatto è minimo: anche acceso 10 ore continuative consumerebbe solo 0,24 kWh.
  • Caricabatterie notebook 19 V 3,42 A: spesso riportato in Ampere. La potenza d'uscita è ≈ 65 W. Lato rete, considerando un'efficienza dell'85–90%, l'assorbimento sarà di circa 70–75 W.
  • Multipresa con più dispositivi: se colleghi contemporaneamente un forno da 1500 W, un microonde da 800 W e un bollitore da 2000 W, stai chiedendo alla linea circa 4,3 kW. Su un contratto domestico da 3 kW e una presa singola questo può far scattare il contatore e surriscaldare la multipresa. Con il calcolatore puoi sommare i Watt dei singoli apparecchi e verificare se superi la potenza disponibile.
  • Campare il consumo reale: se misuri con una pinza amperometrica che un condizionatore in marcia assorbe 7 A a 230 V e cos φ ≈ 0,9, la potenza assorbita è P ≈ 230 × 7 × 0,9 ≈ 1450 W. Tenendolo acceso 8 ore, il consumo sarà di circa 11,6 kWh.

L'idea è usare il dato di targa o di misura in Ampere per risalire ai Watt e quindi al consumo energetico effettivo. Una volta ottenuti i Watt, il passo successivo è moltiplicare per le ore di utilizzo e per il costo dell'energia (€/kWh).

Domande frequenti su consumi, alimentatori e prese

Un alimentatore da 2 A consuma sempre 2 A?

No. Il valore in Ampere indicato su un alimentatore (es. “2 A”) è in genere la corrente massima erogabile. Il consumo reale dipende dal carico collegato: se il dispositivo assorbe 0,5 A, l'alimentatore fornirà solo 0,5 A. È perfettamente normale usare un alimentatore "più grande" (più Ampere disponibili) purché la tensione sia corretta e la polarità sia compatibile.

Quanti Watt sono 10 A su una presa domestica?

Su una rete domestica a 230 V e carico quasi resistivo (cos φ ≈ 1), P ≈ 230 × 10 = 2300 W. È il tipico assorbimento di un forno elettrico o di un grosso phon. Su linee con prese da 10 A non dovresti superare questa soglia; per carichi maggiori si usano prese e linee da 16 A dedicate.

Posso sommare i Watt di più apparecchi su una multipresa?

Sì: per valutare se una multipresa e la sua linea reggono il carico, somma i Watt di tutti gli apparecchi che prevedi di usare contemporaneamente. Con il calcolatore puoi partire dagli Ampere (se a targa o misurati) e trasformarli in Watt, poi sommarli. Se la somma supera la potenza supportata dalla presa/linea o dal contatore, è meglio ridurre i carichi o creare una linea dedicata.

Che differenza c'è tra Watt indicati e consumo reale in kWh?

I Watt indicano la potenza istantanea: quanta energia al secondo un apparecchio può assorbire. Il kWh (chilowattora) misura invece l'energia totale consumata in un certo periodo (potenza × tempo). Ad esempio, un dispositivo da 1000 W acceso per 1 ora consuma 1 kWh. Il nostro calcolatore ti aiuta a trovare i Watt; per stimare i kWh basta moltiplicare per le ore di utilizzo.

Perché dovrei considerare anche il fattore di potenza?

Nei carichi con motori, trasformatori o elettronica di potenza, ilfattore di potenza fa sì che la corrente effettiva sia maggiore di quella che otterresti da P = V × I. Per dimensionare correttamente cavi e prese e capire se stai stressando una linea, è importante usare la formula completa con cos φ. Il calcolatore ti permette di tenerne conto in modo semplice.

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