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La protezione dai danni dei raggi UVA

Ogni volta che vai a al mare, a sciare o a fare jogging ti ricordi sempre di metterti la crema? Se si, sei proprio sicuro che il fattore di protezione solare della crema che utilizzi sia sufficiente per tutto il tempo che  stai esposto al sole?

Le scottature solari fanno male. Ma non solo, fanno aumentare anche i rischi di sviluppare il cancro più quando si è più avanti negli anni. Inoltre è tutt’altro che sexy una pelle desquamata per effetto delle scottature. 

In calce a questo calcolatore ti spiegheremo anche come abbronzarti senza danneggiare la tua pelle. A tal fine è importante conoscere quale sia,

  • il livello della radiazione ultravioletta che raggiunge la superficie terrestre nella località in cui ti trovi, quello che comunemente viene chiamato l’indice UV,
  • il fattore di protezione solare o SPF (Sun Protection Factor) più adatto a proteggerci in relazione alle nostre caratteristiche personali, 
  • il tempo in cui noi possiamo esporci al sole senza correre dei rischi – sopratutto.

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Come utilizzare il nostro calcolatore

  1. Inserisci l’indice UV relativo alla località in cui ti trovi: se vuoi conoscere il suo valore effettivo consulta un sito meteo, altrimenti fai riferimento ai valori indicativi che riportiamo nella tabella sottostante.
  2. Indica il livello dell’altitudine a cui ti trovi, o comunque quello dell’altitudine che ti interessa.
  3. Dato che, come la neve anche l’acqua del mare dei laghi e dei fiumi riflettono i raggi del sole, se ti trovi in presenza di una di queste condizioni seleziona la casella “Sei sull’acqua o sulla neve?”.
  4. Indica il fattore di protezione solare – o SPF – della crema solare che utilizzi o che intendi utilizzare.
  5. Seleziona il tuo tipo di carnagione.

1. la radiazione ultravioletta, e l’indice UV

A seconda della loro lunghezza d’onda, in relazione ai loro effetti sull’uomo le lunghezze di una radiazione ultravioletta (UV, o raggi ultravioletti, o luce ultravioletta) vengono generalmente divise in tre gamme:  UV-A,  UV-B,   UV-C.

1- Le UV-A  (lunghezze d’onda 315–400 nm: un nanometro corrisponde ad un miliardesimo di metro).

  • Sono le onde più lunghe. 
  • Penetrano in profondità nella pelle e sono una causa dell’invecchiamento cutaneo.
  • Attenzione però che queste non ci danno un’abbronzatura sexy; che passano attraverso il vetro e che quindi dovremmo proteggere la nostra pelle anche quando siamo all’interno.

2- Le UV-B (lunghezze d’onda 280–315 nm).

  • Sono le onde medie.
  • Stimolano i melanociti nella pelle. I melanociti sono responsabili della produzione della melanina il pigmento della pelle che ci fa abbronzare, ma se sono sovrastimolati possono anche mutare in cellule cancerose e portare ad un melanoma.
  • I raggi UV-B sono anche la causa delle scottature solari.

3- Le UV-C (lunghezza d’onda 100–280 nm).

  •  Sono le onde più corte: per fortuna, vengono assorbite nell’atmosfera.

L’indice universale della radiazione UV solare (o UVI, UltraViolet Index) descrive il livello di radiazione ultravioletta solare che raggiunge la superficie terrestre in una certa area. 

Costituisce allo stesso tempo, una misura del livello della radiazione UV sulla superficie terrestre, un indicatore del potenziale danno che può provocarci alla nostra pelle, un riferimento per la protezione della nostra salute nel tempo.

Questo indice viene indicato su una scala compresa tra 0  e 11+.

Indice UVIntensitàdescrizione
0nessunaE’ l’intensità dei raggi solari di notte
1-2bassaE’ l’ntensità dei raggi solari in una giornata molto nuvolosa o in una giornata nuvolosa in inverno
3-5moderataE’ l’intensità dei raggi solari in una giornata parzialmente nuvolosa in primavera o in autunno
6-7altaE’ l’intensità dei raggi solari in una giornata di sole in primavera o in autunno. Questi valori si raggiungono in tarda mattinata (10:30-11:30) e nel primo pomeriggio (15:00-16:00).
8-10molto altaE’ l’intensità dei raggi solari molto elevata. Questi valori si raggiungono soltanto tra le ore 12:00 e 14:30 ed in assenza di nuvole.
11+estremamente altraE’ l’intensità dei raggi solari estrema. E’ pericolosissima per chiunque

Ecco quali sono le protezioni necessarie in relazione alle diverse intensità della radiazione UV solare.

  1. Fino ad 1: nessuna
  2. Da 1 e fino a 3: per gli adulti occhiali da sole leggermente oscurati; per i bambini è consigliabile una crema solare.
  3. Da 3 e fino a 6: gli adulti occhiali da sole mediamente oscurati e creme solari a basso o medio fattore a seconda del tipo di pelle; i neonati ed i bambini più piccoli, creme ad alto fattore (30, 50 o 50+) maglietta e cappellino.
  4. Da 6 e fino 8: ragazzi ed adulti occhiali da sole scuri, cappello e, a seconda del tipo di pelle, creme solari a basso, medio o ad alto fattore, stando all’ombra se del caso: i neonati ed i bambini piccoli devono stare ben riparati dal sole.
  5. Da 8 e fino 11: evitare di uscire di casa, altrimenti non restare alla luce diretta del sole, (a seconda del tipo di pelle impiegare creme a medio, alto o altissimo fattore, indossare una maglietta, un cappello ed occhiali da sole scurissimi.
  6. Da 11 in su, non si deve uscire di casa.

2. l’altitudine

È importante tener presente che riduce la radiazione ultravioletta lo spessore dell’atmosfera che questa deve attraversare. Per questo motivo l’intensità dei raggi UV,

  • aumenta con l’altitudine,
  • ed è massima a mezzogiorno, nei mesi estivi, nelle zone tropicali.

3. la riverberazione della luce sull’acqua e sulla neve

La riflessione di luce da parte del suolo produce un drastico aumento dell’esposizione alle radiazioni.

Se poi ci si trova in o sull’acqua, sulla neve o su qualsiasi altra superficie che riverberi i raggi del sole, occorre prendere in considerazione / adottare maggiori precauzioni.

4. il fattore di protezione solare SPF

Il fattore di protezione solare o SPF (Sun Protection Factor) è la misura dell’efficacia di una qualche protezione solare. Cioè di quanto questa sia in grado di proteggere la nostra pelle dai raggi UV-B, quelle radiazioni che provocano le scottature solari, i danni alla pelle e che possono contribuire al cancro della pelle.

Nella seguente tabella riassumiamo i valori dei diversi tipi di protezioni solari.

Grado di protezioneSPF (Sun Protection Factor)
basso6 – 10
medio15 – 20 – 25
alto30 – 50
molto alto50+

Per quanto detto, se la tua pelle “brucia” normalmente dopo 10 minuti di esposizione a questi raggi, l’applicazione di una protezione solare SPF 15 ti dovrebbe consentire di rimanere al sole per circa 150 minuti (un fattore 15 volte più lungo) senza “bruciare”.

Evidentemente si tratta di una stima approssimativa, in quanto molto dipende dal tipo di pelle, dall’intensità della luce solare e dalla quantità di protezione solare utilizzata.

Occorre precisare al riguardo che in realtà L’SPF è una misura di protezione che riguarda la quantità dell’esposizione ai raggi UVB, e non è volta ad aiutarci a determinare la durata dell’esposizione.

Per avere una migliore protezione, gli esperti raccomandano di,

  • utilizzare una protezione solare con un fattore SPF minimo di 15,
  • applicarla nella giusta quantità: 2 mg / cm 2 di pelle, o circa 30 grammi per la copertura completa del corpo,
  • (ri)applicarla ogni 2 ore.

La scala riguardante il fattore di protezione solare -SPF – non è lineare:

  • Un filtro SPF 15 blocca il 93% dei raggi UVB
  • Un filtro SPF 30 blocca il 97% dei raggi UVB
  • Un filtro SPF 50 blocca il 98% dei raggi UVB

Queste scale ci danno modo di mettere in evidenza che la protezione solare SPF 30 ci da solo il 4% di protezione in più rispetto alla protezione solare SPF 15.

5. il tipo di pelle e l’auto-protezione

Ci sono diversi tipi di pelle. Sono sopratutto il loro colore, il colore dei capelli e degli occhi che definiscono criteri per individuare i tipi-base di pelle. Ecco comunque una tabella rappresentativa dei tipi più comuni.

  • Tipo I : pelle molto chiara, capelli biondo chiaro o rosso, lentiggini
  • Tipo II : pelle chiara, capelli biondi o castani chiari, a volte lentiggini
  • Tipo III : pelle media, capelli biondo scuro o castani
  • Tipo IV : capelli mediterranei, castani o neri
  • Tipo V : pelle scura, capelli neri
  • Tipo VI : pelle da marrone scuro a nera, capelli neri

Senza una protezione e senza arrossarsi, la nostra pelle può stare al sole solamente per un certo periodo di tempo, detto di auto-protezione. La durata temporale di un’auto-protezione, dipende dal tipo di pelle.

  1. E’ di circa 10 minuti per le persone con una pelle molto chiara, soprattutto per quelle con le lentiggini e con i capelli biondi o rossi: dopodiché la pelle ha bisogno di protezione attraverso l’ombra, un abbigliamento adeguato e una protezione solare.
  2. Sale a circa 20 minuti per le persone con carnagione chiara
  3. Una persona con la pelle nera ha un tempo di auto-protezione di circa 90 minuti.

Evidentemente è il dermatologo la persona più adatta ad identificare il fattore di protezione più adeguato in relazione al tempo d’esposizione ed ai vari tipi di pelle.

– Leggi anche: Camminata con zaino: consumo calorico

Alcune linee guida per l’esposizione al sole

L’ aumento dell’incidenza dei tumori della pelle negli ultimi decenni è fortemente correlato alle attività all’aperto e alle sempre più diffuse esposizioni al sole a scopo “ricreativo”.

La sovraesposizione alla luce solare viene ampiamente riconosciuta come una causa di possibili danni alla pelle, agli occhi ed al sistema immunitario: gli esperti ritengono che si potrebbe prevenire un caso su cinque di cancro della pelle, e ciò appunto perché può essere evitato il cosiddetto “danno UV”.

L’adozione dei seguenti accorgimenti e precauzioni (fissate nel The Environmental Protection Agency’s National SunWise School Program), può fare la differenza. 

  1. Le migliori protezioni dai raggi solari sono quelle dell’ombra, dei vestiti e dei cappelli.
  2. L”applicazione di una protezione è necessaria su quelle parti del corpo che rimangono esposte al sole come il viso e le mani.
  3. La protezione solare non dovrebbe mai essere finalizzata a prolungare la durata dell’esposizione al sole.
  4. E’ bene limitare l’esposizione ai raggi solari diretti nelle ore centrali della giornata: i raggi UV del sole sono i più forti tra le 10 e le 16: quindi, per quanto è possibile è bene limitare l’esposizione durante queste ore.
  5. Considerare l’indice UV, in quanto ci può aiutare a pianificare le nostre attività all’aperto in modo da prevenire la sovraesposizione ai raggi del sole.
  6. Anche se si dovrebbero comunque e sempre prendere precauzioni contro le sovraesposizioni, quando l’indice UV indica livelli di esposizione superiori alla norma, occorre comunque adottate le opportune misure di sicurezza.
  7. Quando i raggi UV sono i più intensi, occorre opportunamente stare all’ombra, occorre anche tener presente che gli alberi, gli ombrelli o baldacchini non ci danno una protezione solare completa.
  8. Ricordare la regola: “Guarda la tua ombra: ombra corta, cerca ombra!”
  9. Indossare degli indumenti protettivi.
    1. Un cappello a tesa larga da una buona protezione solare agli occhi, orecchie, viso e schiena o collo.
    2. Gli occhiali da sole con una protezione UV-A e UV-B dal 99 al 100 percento, ridurranno notevolmente i danni agli occhi dell’esposizione al sole.
    3. Gli indumenti stretti e aderenti ci forniranno una protezione aggiuntiva dal sole.
  10. Usiamo una protezione solare dopo: aver lavorato, nuotato, giocato o fatto esercizi fisici all’aperto. Applichiamo in modo “libero” una protezione solare ad ampio spettro e con SPF superiore al 15 e poi torniamo ad applicala ogni due ore.
  11. Evitiamo le lampade abbronzanti, le sale abbronzanti ed i lettini solari: danneggiano la pelle e gli occhi non protetti.

Alcuni consigli relativamente ai neonati ed ai bambini

Occorre prestare un’attenzione particolare nel proteggere la pelle dei neonati e dei bambini. La loro pelle è molto più sensibile di quella dell’adulto e una loro esposizione ripetuta alla luce solare potrebbe portare allo sviluppo del cancro della pelle in età avanzata.

I bambini di età inferiore ai sei mesi devono essere tenuti al riparo dalla luce solare diretta. Da marzo e fino a ottobre i bambini che si trovano all’aperto dovrebbero,

  • essere coperti con indumenti adatti;
  • stare all’ombra, in particolare dalle 11 alle 15;
  • indossare almeno la protezione solare SPF15.

Per assicurarsi che i bambini di età inferiore ai cinque anni abbiano vitamina D a sufficienza, è consigliabile che (sentito il medico ovviamente) questi assumano degli integratori di vitamina D anche se escono al sole.

Come scegliere una crema solare

Quando si acquista una crema solare, occorre assicurarsi che questa sia adatta alla nostra pelle e che sia in grado di bloccare sia la radiazione ultravioletta A (UV-A) sia la radiazione ultravioletta B (UV-B).

Le etichette dei prodotti per la protezione solare per proteggere dai raggi UVB dovrebbero,  

  • contenere l’indicazione “UVA” in un logo circolare,
  • avere almeno una protezione UVA a 4 stelle,
  • avere almeno fattore di protezione solare (SPF)15

La maggior parte delle persone non applica una protezione solare sufficiente.

Per arrivare al fattore di protezione solare dichiarato (SPF), la quantità di crema solare necessaria al corpo di un adulto medio è di circa 35 ml o 6-8 cucchiaini di lozione.

Se la protezione solare viene applicata in uno strato troppo sottile, il grado di protezione che questa ci da è ridotto.

  1. Se sei preoccupato per il fatto che potresti non applicare abbastanza SPF15, puoi utilizzare una protezione solare SPF30 più forte.
  2. Se hai intenzione di rimanere al sole abbastanza a lungo da rischiare di bruciare, la protezione solare deve essere applicata due volte: 30 minuti prima di uscire all’aperto, appena prima di uscire.

La protezione solare dovrebbe essere applicata su tutta la pelle esposta al sole, compresi il viso, il collo e le orecchie (e sulla testa nel casi di calvizie), ma è meglio un cappello a tesa larga.

In caso di sudorazioni o di contatti con l’acqua, è’ necessaria una protezione solare resistente anche all’acqua.

La protezione dev’essere applicata liberamente e frequentemente e secondo le istruzioni del produttore. In particolare dopo esser stati in acqua – anche se la crema è “resistente all’acqua” – e dopo l’asciugatura, la sudorazione, l’asciugatura.

– Leggi anche: Calcolatore idratazione corporea: quanta acqua bere ogni giorno per fasce d’età

L’esposizione alla luce solare e la vitamina D

La vitamina D è essenziale per le nostre ossa. Viene prodotta per effetto dei raggi ultravioletti di tipo B sulla cute. Abbiamo bisogno della vitamina D per assorbire il calcio ed il fosforo che assumiamo con la dieta.

Una carenza di vitamina D può far sì che le ossa diventino morbide e deboli, il che può portare a deformità ossee.

  • Nei bambini, ad esempio, la mancanza di vitamina D può portare al rachitismo.
  • Negli adulti, può portare all’osteomalacia che causa un dolore osseo, dolorabilità e debolezza muscolare.

La maggior parte delle persone può “produrre” abbastanza vitamina D stando al sole ogni giorno per brevi periodi con gli avambracci, con le mani o la parte inferiore delle gambe scoperti e, senza una protezione solare da marzo a ottobre in particolare dalle 11 alle 15.

Per la maggior parte delle persone con una pelle più chiara, è sufficiente una breve esposizione, anche solo di 10-15 minuti che poi è un tempo inferiore a quello necessario per iniziare a diventar rossi o “bruciare”. È comunque improbabile che esporsi più a lungo al sole ci dia vantaggi ulteriori.

Le persone con la pelle più scura devono passare più tempo al sole per produrre la stessa quantità di vitamina D.

I gruppi di persone che – per motivi culturali o perché sono costretti a casa o altrimenti confinati in casa per lunghi periodi hanno poca o nessuna esposizione al sole possono essere carenti di vitamina D –  possono trarre beneficio dagli integratori di vitamina D.

Conclusioni ed avvertenze di carattere generale

Non esiste un modo salutare per abbronzarsi. Qualsiasi tipo di abbronzatura può aumentare il rischio di sviluppare il cancro della pelle.

L’abbronzatura fa ben poco per proteggere la nostra pelle dagli effetti dannosi del sole. L’idea che esista un’abbronzatura “sana” è un mito. I dermatologi consigliano di non utilizzare i lettini o le lampade solari.

I lettini e le lampade possono essere più pericolosi della luce solare naturale perché utilizzano una fonte concentrata di radiazione ultravioletta (UV). Le radiazioni UV possono aumentare il rischio di sviluppare dei melanomi.

I lettini e le lampade solari possono anche causare un invecchiamento prematuro della pelle.

Fonti

  • «Calcola la protezione solare, il tempo di abbronzatura». Consultato 19 marzo 2020. https://jumk.de/bmi/sun-protection.php.
  • JUST Schweiz AG. «Ecco come calcolare il vostro tempo di autoprotezione». Consultato 19 marzo 2020. https://www.just.ch/it/blog/protezione-solare/tempo-di-autoprotezione.
  • nhs.uk. «New NICE guidelines on sun exposure warn “tanning is unsafe”», 3 ottobre 2018. https://www.nhs.uk/news/cancer/new-nice-guidelines-on-sun-exposure-warn-tanning-is-unsafe/.
  • Meteo.it. «Previsioni meteo Udine – Fino a 15 giorni». Consultato 19 marzo 2020. https://www.meteo.it/meteo/udine-30129.
  • «Rehfuess e World Health Organization – 2002 – Global solar UV index a practical guide..pdf». Consultato 19 marzo 2020. https://www.who.int/uv/publications/en/UVIGuide.pdf.
  • Rehfuess, Eva, e World Health Organization. Global Solar UV Index: A Practical Guide. Geneva, Switzerland: World Health Organization, 2002.
  • «Sunbathing Calculator – How to Tan? – Omni». Consultato 19 marzo 2020. https://www.omnicalculator.com/other/sunscreen.
  • W.S. Badger Company, Inc. «What Is SPF Sunscreen? – Sun Protection Factor Explained». Consultato 19 marzo 2020.
  • https://www.badgerbalm.com/s-30-what-is-spf-sunscreen-sun-protection-factor.aspx.
  • WHO. «WHO | Sun protection». World Health Organization. Consultato 19 marzo 2020. http://www.who.int/uv/sun_protection/en/.