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Come usare questo calcolatore

Questo calcolatore dei giorni è utile a conteggiare rapidamente i giorni intercorrenti tra una data iniziale ed una finale: ad esempio, i giorni che mancano da oggi alla data delle vacanze estive. A questo riguardo tieni presente,

  • che la data finale dovrebbe essere successiva alla data d’inizio;
  • che opzionalmente, puoi indicare che nel conteggio sia inclusa la data iniziale e quella finale;
  • che opzionalmente, puoi indicare se nella conta vuoi comprendere o meno i giorni festivi: se non indichi alcunché questi vi saranno compresi.

Calcolatore giorni tra due date

Risultato

Alcune informazioni circa le festività laiche e religiose in Italia e le loro date

Dato che questo calcolatore ci consente di optare per l’inclusione o per l’esclusione delle festività laiche e di quelle religiose italiane, ecco alcune informazioni utili a questo riguardo. 

Festa religiosa.  Secondo il DPR n. 792 del 1985 “sono festivita’ religiose, ai sensi e per gli effetti dell’art. 6 dell’accordo firmato a Roma il 18 febbraio 1984 tra la Repubblica italiana e la Santa Sede, ratificato con legge 25 marzo 1985, n. 121: tutte le domeniche; il 1 gennaio, Maria Santissima Madre di Dio; il 6 gennaio, Epifania del Signore; il 15 agosto, Assunzione della Beata Vergine Maria; il 1 novembre, tutti i Santi; l’8 dicembre, Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria; il 25 dicembre, Natale del Signore; il 29 giugno, SS. Pietro e Paolo, per il comune di Roma”. 

Le ricorrenze festive in Italia.  La legge n. 260 del 1949 detta disposizioni in materia di ricorrenze festive. La successiva legge n. 54 del 1977 ed altre norme hanno apportato alcune modifiche alla disciplina. La situazione attuale può essere così riassunta: 

  1. Il giorno 2 giugno, data di fondazione della Repubblica, è festa nazionale. 
  2. Sono considerazioni giorni festivi, agli effetti della osservanza del completo orario festivo e del divieto di compiere determinati atti giuridici, oltre il giorno della festa nazionale, i giorni seguenti:
  • tutte le domeniche;
  • il primo giorno dell’anno;
  • il 25 aprile, anniversario della liberazione;
  • il giorno di lunedì dopo Pasqua;
  • il 1 maggio: festa del lavoro;
  • il giorno della festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo (il 29 giugno, ma solo per Roma);
  • il giorno dell’Assunzione della BV Maria;
  • il giorno di Ognissanti (il 1° novembre);
  • il giorno della festa dell’Immacolata Concezione (l’8 di dicembre);
  • il giorno di Natale;
  • il giorno 26 dicembre.

In Alto Adige, il lunedì di Pentecoste è considerato un giorno festivo. I contratti collettivi di lavoro trattati che i giorni in cui si festeggiano i patroni dei vari comuni siano da considerare come festivi, limitatamente alle attività esercitate suo loro territori. Con la sentenza n. 80 del 1967, la Corte Costituzionale ha precisato che a tutti gli altri effetti non sono da considerare festivi. Per queste sue variabilità il nostro calcolatore non li considera specificatamente al fine della loro esclusione/inclusione nel calcolo.

il calendario gregoriano: la sua storia

Nel calendario gregoriano – quello oggi utilizzato al mondo – l’anno è di 365 giorni, con l’aggiunta di 1 giorno nel mese di febbraio degli anni bisestili. I mesi di aprile, di giugno, di settembre e di novembre hanno 30 giorni. Tranne febbraio che ne ha 28 giorni (29 negli anni bisestili), gli altri ne hanno 31. Ma andiamo all’indietro: quello 

gregoriano è una versione riformata del 

calendario (solare) giulianoche derivava dall’antico calendario romano: infatti i nomi dei suoi mesi, con alcune modifiche derivano da quest’ultimo. Si pensa che quello 

romano fosse un calendario osservativo: il calendario era di 304 giorni, in quanto non veniva considerato circa 61 dei giorni invernali, per cui non li si conteggiava fino al marzo successivo. L’impiego di questo calendario aveva comportato alcuni sfasamenti completamente fuori luogo, e perciò aveva portato all’adozione di calendari più precisi. Il 

calendario repubblicano, successivamente utilizzato a Roma si era basato sui calendari greci. Per cui, (sulla base del ciclo lunare di 29,5 giorni) l’anno solare era composto da 12,5 mesi sinodici (mesi lunari) che ogni quattro anni si narrano ad allineare (12,5 x 29,5 fa infatti 298 ,75) mediante l’aggiunta dei mesi intercalari di gennaio e febbraio. Su queste basi sono poi stati fatti numerosi tentativi di allineare il calendario repubblicano con l’anno solare, inclusa l’aggiunta di un mese in più a determinati anni per soppiantare la mancanza di giorni in un determinato anno. Nel 46 aC, il calendario fu ulteriormente riformato da Giulio Cesare mediante l’introduzione di un algoritmo che rimuoveva la dipendenza dei calendari dall’osservazione della luna nuova. Per raggiungere questo obiettivo, Cesare aveva inserito altri 10 giorni nel calendario repubblicano, facendo il numero totale di giorni in un anno 365. Aveva anche aggiunto l’intercalazione di un giorno bisestile ogni quattro anni. Nonostante tutti questi sforzi, poiché il calendario si spostava rispetto agli equinozi e ai solstizi di circa 11 minuti all’anno, il calendario giuliano necessitava ancora ulteriori modifiche. Nel 1582, ciò aveva comportato una differenza di 10 giorni rispetto a quanto previsto. Papa Gregorio XIII affrontò questo problema esclusivamente nella “saltando 10 giorni data”, apportando il giorno successivo al 4 ottobre 1582, il 15 ottobre. Fu anche adattato l’algoritmo del calendario giuliano che cambiava quali anni del secolo potrebbero stati considerare anni bisestili con la conseguenza che (sotto ” la vigenza” dl calendario gregoriano) gli anni del secolo non divisibili per 400 non sarebbero anni bisestili. Queste modifiche hanno ridotto da 1 giorno in 128 anni ad 1 giorno in 3.030 anni l’errore relativo al valore corrente dell’anno solare medio. L’adozione del calendario gregoriano è avvenuta nel corso dei secoli. le molte proposte per riformarlo ulteriormente, è ancora quello che prevale ancora il sistema di datazione più comunemente utilizzato in tutto il mondo.

Come effettuare questi calcoli in MS Excel

Se ti piace il nostro calcolatore e gestisci un sito internet, puoi includerlo in una qualsiasi delle tue pagine copiando ed incollando il codice che trovi in ​​questa pagina all’interno del codice HTML del sito stesso. I tuoi lettori potranno beneficiare, ed a te non costerà nulla. Se invece stai lavorando su un foglio di calcolo in excel, e ti interessa fare il calcolo dei giorni tra due date all’interno di MS Excel, puoi sfruttare le formule già presenti all’interno del programma stesso. utilizzando la funzione DATA.DIFFo (DATADIF, se usi una versione di Excel in inglese) ed assumendo che:

  • nella cella D9 sia inserita la data di inizio,
  • nella cella E9 sia inserita la data di fine,
  • nella cella F9 vuoi mostrare la differenza, espressa in giorni, tra la data di fine e la data di inizio,

sarà sufficiente inserire nella cella F9 la seguente formula: =DATA.DIFF(D9;F9,”g”)

  • Se desideri che il risultato venga espresso in termini di settimane, sarà sufficiente sostituire “g” con “s” (o “w” se usi una versione di Excel in inglese);
  • se desideri che il risultato venga espresso in termini di mesi, sarà sufficiente sostituire “g” con “m”;
  • se desideri il risultato sia espresso in termini di anni, sostituisci “g” con “a” (o “y” se usi una versione di Excel in inglese).

Attenzione: la data di fine deve essere successiva a quella di inizio, altrimenti il ​​programma ritornerà #NULL.

immagine in evidenza: 📷 Pixabay

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